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San Severo città della via Francigena

San Severo si trova sul tratto micaelico della via Francigena, facilmente raggiungibile in treno o in autobus

San Severo è una città di media grandezza. Geograficamente strategica nell’assetto della provincia di Foggia. Storicamente è stata punto di tappa delle greggi della Transumanza provenienti dall’Abruzzo. Oggi è attraversata dalla via Francigena. Si trova difatti sulla direttrice Celle di San Vito – Monte Sant’Angelo.

Da San Severo è possibile partire e seguire il percorso che porta verso il Santuario di San Michele Arcangelo. Dopo Roma, è questa la tappa più importante per chi vuole realizzare un pellegrinaggio. Lungo il percorso, il camminatore attraverserà il Convento di Stignano, San Giovanni Rotondo fino a giungere a Monte Sant’Angelo. Da lì, può decidere di proseguire il suo viaggio verso Siponto-Manfredonia e il sud della Puglia.

Al contrario. Il camminatore può iniziare il suo viaggio per Roma partendo proprio dalla città che ha visto muovere i primi passi artistici di Andrea Pazienza. Nel tratto pugliese della Capitanata oltrepasserà: Lucera, Troia e Celle di San Vito. Per proseguire in seguito in Campania e nel Lazio.

Nell’itinerario ufficiale di via Francigena, San Severo è il punto tappa MSA02. Presso Enopolio Daunio|Enoteca Culturale è attivo un infopoint. Inoltre, è possibile acquistare la credenziale ufficiale AEVF.

San Severo è facilmente raggiungibile in treno, da nord e da sud. Sul sito di Trenitalia è possibile verificare gli orari di partenza e di arrivo in città da: Milano, Bologna, Faenza, Forlì, Cesena, Rimini, Riccione, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Civitanova Marche, Porto San Giorgio-Fermo, San Benedetto del Tronto, Giulianova, Pescara, Vasto-San Salvo, Termoli, Taranto, Lecce, Brindisi, Ostuni, Fasano, Monopoli, Bari, Molfetta, Bisceglie, Trani, Barletta, Foggia.

In autobus verificare gli orari su Ferrovie del Gargano, Flixbus, Marinobus.

Contatta l‘infopoint di Enopolio Daunio e prenota il tuo posto letto da noi.

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Le.Ko, la birra sostenibile e amica dell’ambiente

Le.Ko è la birra di Monte Sant’Angelo che strizza l’occhio alla sostenibilità grazie alla tecnologia intelligente del 4.0

Niko di MartinoLeonardo Gabriele e Nicola Palumbo stanno sperimentato l’autoproduzione della pianta del luppolo in quel di Monte Sant’Angelo, in Puglia. Un percorso, questo, che ha avuto inizio circa tre anni addietro. I tre giovani hanno difatti iniziato a coltivare l’ingrediente base per la produzione di birra a ridosso dei tipici muretti a secco. Il risultato, quasi inaspettato, è stato sorprendete: la cultivar ha dimostrato di avere una certa resistenza ai più repentini cambiamenti climatici. Da quell’esperienza nasce il progetto “Birra della Montagna dell’Angelo”.

Innovazione? Si può fare!

Con Le.Ko i tre amici vogliamo dimostrare che anche sul Gargano si possano fare cose innovative. Perché, a differenza di una volta, non c’è più bisogno di creare un indotto per rimanere sul territorio. Lo sviluppo della logistica nel settore dell’e-commerce ha abbassato i prezzi dei trasporti, incrementando la qualità del servizio. Si può lavorare meglio sebbene i fornitori siano più distanti.

Intraprendenza e sostenibilità

Ci vuole una buona dose di volontà e tanta voglia di rischiare. Una cosa che manca sul territorio è la cultura del rischio, che non viene inculcata perché la filosofia del lavoro stabile la fa da padrona. Le.Ko vuole invece dimostrare che  volere è potere. Che fare cose di qualità è possibile. Con una particolare attenzione all’ambiente, proiettate verso un futuro fatto di sostenibilità. Niko Leonardo e Nicola hanno pensato di realizzare un prodotto che possa rappresentare il Gargano, la Puglia. Connettendo tra loro prodotti del territorio, sperimentando una tecnica del tutto nuova in Italia ma soprattutto nel Mezzogiorno. La coltivazione idroponica del luppolo.

Restare al Sud è possibile

L’immagine che Le.Ko vuole trasferire è che tutti possono fare, pensare a qualcosa di intelligente. In salsa 4.0. Prendere ovvero tecnologie attuali, combinarle con qualcosa di classico e portarle ad un livello nuovo. Le.ko vuole dare un segnale: non è necessario andare al Nord per fare cose innovative. In Puglia non manca nulla, volontà e patrimonio umano ci sono.

 

 LE.KO PROFUMA DI STORIA E RACCONTA L’INNOVAZIONE – PUNTATA 2 

 

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